Il Brasile è un brutto paese, in tutti i sensi.
Sono molti i segni di uno sviluppo avvenuto un po' così alla rinfusa, dove ancora oggi sono colossali le differenze tra chi comanda e chi ha in mano le redini della produzione, dell'urbanistica, del governo, dell'informazione e tutto il resto della popolazione mantenuti coscientemente in un'ignoranza tanto inoffensiva quanto fondamentale. I pochi a sfruttare le tante risorse che il paese comunque possiede tollerano di tutto, compreso l'avere tra loro i grandi magnati della prostituzione minorile e non, i veri responsabili del dilagare di questo fenomeno di cui il Brasile detiene ancora il primato mondiale.
Va da sé che la gente che vive per la strada è abbandonata a sé stessa, e molto spesso vendere il proprio corpo è l'unica possibilità che le donne hanno di mantenere gli spesso numerosi familiari.
Intanto il governo spende i soldi in progetti futili, per le armi, per i finanziamenti illeciti al partito di turno, per le concessioni ai latifondisti (nel vero senso della parola) che si stanno comprando tutto il territorio per difendere il monopolio del commercio con l'estero, per la costruzione di città orrende (come Brasilia, vero monumento allo spreco). Non c'è un posto in Brasile che si possa dire tranquillo, vivibile; la delinquenza dilaga, molti regolamenti di conti tra bande criminali vengono fatti per strada, e capita che anche molti cittadini benestanti utilizzino le armi da fuoco per tenere lontani i mendicanti, che la mattina dopo capita di vedere raccolti per la strada. Quando non è la polizia stessa che compie sanguinose rappresaglie ammazzando 10 persone a caso per ogni villa che viene rapinata.
Le città, spesso estese in fretta e furia, sono ammassi di palazzi fatiscenti costruiti l'uno sull'altro senza criterio e senza controllo. Sulle coste poi si continua a costruire direttamente sul mare, mandando in rovina quelli che in precendenza erano forse ambienti decenti. Senza cura, senza manutenzione, senza buon gusto, tutte le strutture sono abbandonate a sé stesse ed è tutto un degrado, una sporcizia, un disordine. Anche nei quartieri che non si possono dire proprio favelas. Questo a Rio, Belem, a Porto Alegre, a San Paolo, a Fortaleza, a Goiania e nelle "piccole" Campinas e Volta Redonda, dovunque tutto uguale e tutto brutto uguale (volendo a tutti i costi escludere Brasilia, che è forse il peggio del peggio).
E tutto questo mentre la gente non sa, non si interessa, non si informa, non sa come vengono utilizzate le risorse, non sa cosa c'è dietro l'impero della Petrobras e delle multinazionali del cacao, non sa chi li governa, a tratti non sa neanche leggere. Viene mantenuta coscienziosamente nell'ignoranza peggiore dai loro stessi potenti. Non sa dell'immenso giro della prostituzione minorile (che credono colpa degli incauti turisti stranieri che puntualmente vi cascano), non conoscono i tassi di violenza, di analfabetismo, di disoccupazione, di mortalità (primato mondiale per la morte violenta dei minori, al secondo posto per gli omicidi dietro gli Stati Uniti).
La gente poi non aiuta a rendere vivibile un paese già allo sfascio. Di mentalità antiquata, patriarcale, ottusa, e sempre più perbenista grazie al diffondersi delle sette pentecostali (abile mossa delle lobbies protestanti che governano gli Stati Uniti per garantirsi il controllo dell'America Latina anche in futuro). Ai padri di famiglia basta avere il lavoro e lo stipendio e tutto il resto chissenefrega; hanno già abbastanza per avere il diritto di comandare e prendere decisioni (non senza frustate a mogli e figlie).
Tutta hanno una grande propensione ad approfittarsi del prossimo, senza fare mai niente per niente. L'impressione è di essere accolti a braccia aperte con grandi lusinghe e grandi sorrisi, ma poi tocca sempre pagare il salatissimo conto. Capita che si venga invitati a pranzo o ospitati una notte per poi vedersi chiedere in cambio assegni vitalizi per ogni membro della famiglia. Che essendo spesso un clan allargato a zii nonni parenti cugini eccetera diventa un enorme ginepraio di pettegolezzi, di malelingue, di prevaricazioni come non se ne sono mai visti neppure nei paesi più piccoli della Sicilia.
Le donne poi sono abilissime ad irretire gli uomini, concedendosi anche 10 minuti dopo aver fatto la tua conoscenza. Per poi pretendere di tenerti al guinzaglio vita natural durante e di essere sempre trattate come regine, viziate, di avere sempre soldi e regali (sono capaci anche di rifiutarli sgarbatamente se ritenuti non troppo soddisfacenti) oltre che a campare le pretese più assurde (tipo quella di farsi trasferire in Italia e trovar lavoro a tutti i fratelli a tue spese). A 18 anni, a 30 o a 45 sono tutte uguali. Neppure con le più mature si può stare tranquilli, capitandoti molto spesso le madri di famiglia insoddisfatte e col marito disoccupato a caccia di fondi per il mantenimento di tutta la famiglia.
Fidanzarsi con una brasiliana vuol dire spesso dover rinunciare ai propri familiari, ai propri amici, ai propri valori, ed arrendersi a frequentare in futuro esclusivamente la famiglia e le amicizie di lei.